Scrittrici italiane contemporanee: Lara Kant

Tra le tante giovani scrittrici italiane contemporanee, Lara Kant rappresenta sicuramente una delle più particolari. Particolarità percepibile in elementi quali:

  • lo stile;
  • il ritmo;
  • le tematiche.
L'insieme di questi fattori si mescola in modo vorticoso andando a generare dei romanzi forti, struggenti, incisivi, dei romanzi volti a dare una testimonianza concreta di ciò che sta via via diventando la nostra società, per sensibilizzare le persone che ne fanno parte.

Il libro di cui vogliamo parlare è La barca senza porto, un romanzo scritto dalla Kant dopo essere venuta a conoscenza di una vicenda traumatica che alcuni anni addietro ha trasformato una semplice bambina nella vittima di un uomo, un padre, un marito, incapace di darsi dei limiti morali.

La vicenda si incentra sugli abusi sessuali di quest'ultimo ai danni di un'amica di sua figlia, una bimba che, ignara di tutto, si è fidata a presentargli la compagna e a lasciarli soli. Ma soli non avrebbero mai dovuto trovarsi quei due, perché sarebbe stato il passo senza possibilità di ritorno in grado di distruggere la giovane esistenza della piccola.

Una storia struggente cominciata con abusi sessuali e sfociata nell'anoressia, malattia arrivata per reazione, quasi come una sorta di causa-effetto incontrollabile. Perché? Per il semplice fatto che alle volte la vita ci mette dinanzi a certe situazioni che, non riuscendo ad essere risolte in modo sereno, tendono a distruggerci.

Sempre più scrittrici italiane contemporanee si prestano a raccontare testimonianze del genere per sensibilizzare il prossimo su argomenti incredibilmente struggenti e Lara Kant fa parte di questo gruppo di giovani narratrici, che hanno deciso di usare la penna per denunciare certe oscenità. Per saperne di più sul libro puoi accedere a questo link, dove troverai tutte le informazioni del caso.